La miniatura celtica-irlandese
Libro di Kells |
occidentali.
La maggior parte delle figurazioni umane, quando presenti, sono di natura antinarrativa e sacrale: crocifissioni, Cristo in Gloria, rappresentazioni della Vergine e dei santi. Queste immagini delle Sacre Scritture, che venivano mostrate al popolo analfabeta durante le più importanti cerimonie liturgiche, acquistavano un enorme valore simbolico e quasi magico, divenendo il tramite diretto tra il mondo terreno e quello ultraterreno. Per questo la confezione dei libri sacri era curatissima e impiegava i materiali più preziosi: ad esempio, finché fu possibile trafficare con l'Asia Minore, si tinse la pergamena con la porpora, sopra la quale si scriveva in lettere d'oro e d'argento.
La miniatura Ottoniana
La dinastia ottoniana governò la parte orientale dell'impero carolingio (l'attuale Germania) dal 919 al 1024. Il generoso sostegno finanziario della dinastia e dei suoi ecclesiastici e cortigiani, incoraggiò lo sviluppo dell'arte della miniatura. I libri più importanti realizzati dell'epoca erano stati creati nei monasteri di Echternach, Reichenau e Regensburg, e lo sfarzo dei manoscritti commissionati dagli imperatori ottoniani dimostravala loro inestimabile ricchezza. Lo stile della miniatura è una continuazione dell'arte carolingia, ma con le influenze dell'Italia e di Bisanzio per le figure che rievocano le icone.
Vangeli di Ottone III, San Luca |
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